Giovanni Faraboli

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60 anniversario della morte
4 febbraio 1953
4 febbraio 2013
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enbsp;enbsp;enbsp;Giornata di studi su Giovanni Farabolienbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;e il socialismo riformista
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introduzione di Mirco Carrattieri (Istoreco), relatori: Margherita Becchetti (Centro studi movimenti Parma), Silvia Bianciardi (Universita di Siena), Sheyla Moroni (Universita di Firenze), Fabio Montella (Istituto storico resistenza Modena), conclusioni di Patrizia Doliani (Universitaenbsp;di Bologna).

"4 febbraio 2013, 60 anniversario della morte di Giovanni Faraboli, lillustre cooperatore socialista dalla chiara e onesta faccia come lo defin Giovannino Guareschi che Roccabianca non ha mai dimenticato, nonostante il suo lungo esilio in Francia durante il ventennio fascista e il suo tardivo ritorno in Italia nel 1948. Un uomo semplice e tenace, un bracciante che ha saputo fare della solidarieta il principio guida di unesistenza tutta dedita ai lavoratori, alla loro emancipazione e al miglioramento della loro difficile esistenza. Un bracciante con la terza elementare divenuto capolega e poi segretario della Camera del Lavoro, animatore di un sistema di cooperative che, da Fontanelle, cominci a competere con le potenti aziende degli agrari e ridiede dignita al lavoro della terra e ai suoi operai. Un dirigente politico e sindacale stimato ed apprezzato da vasti settori del movimento operaio italiano che, finalmente, negli ultimi anni, sembra essere riemerso dal lungo oblio in cui le complicate vicende politiche del dopoguerra italiano lo hanno a lungo condannato.

enbsp;Ma certo Faraboli non stato dimenticato a Roccabianca, dove a tenerne viva la memoria sono sempre stati i forti legami comunitari costruiti nella sua lunga esperienza di dirigente: gia nel 1955, due anni dopo la sua morte, furono i suoi compaesani, coloro che lo conobbero e lo apprezzarono, a volere un suo busto di bronzo nella piazza di Fontanelle, pagato con una colletta popolare e che, nonostante la presenza di Giuseppe Saragat allinaugurazione, ebbe tutto il sapore di un omaggio di una comunita di contadini, mezzadri e braccianti ad un proprio figlio.

In anni pi recenti, invece, il Comune di Roccabianca ha sostenuto con grande impegno lideazione di un museo dedicato alla sua figura e a quella del conterraneo Guareschi il Museo del Mondo Piccolo allestito con spazi multimediali nei locali della vecchia scuola elementare di Fontanelle. Dieci anni fa lamministrazione comunale ha promosso un convegno altrettanto importante con la presenza dellon. Bersani e, lo scorso autunno, ha sostenuto la pubblicazione della monografia Lutopia della concretezza. Vita di Giovanni Faraboli, socialista e cooperatore, di Margherita Becchetti, edito dalleditore Clueb di Bologna.

Anche per questo 2013 che si apre con il 60 anniversario della sua morte, dunque, il Comune di Roccabianca non manchera di ricordare il suo stimato concittadino con diverse iniziative convegni, laboratori nelle scuole e pagine web e di indicarlo come esempio alle giovani generazioni ed a quanti ancora sanno lottare per la giustizia ed il bene comune."enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Dott.ssa Margherita Becchetti
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(San Secondo Parmense 1876 - Parma 1953)

enbsp;Nato da famiglia contadina, nonostante la scarsa istruzioneenbsp; diventa, grazie alle sue spiccate doti organizzative, uno deienbsp; pi attivi coordinatori delle attivita contadine della bassaenbsp; parmense, creando un solido movimento cooperativo, aenbsp; partire dalle cooperative di consumo (per calmierare i prezzi),enbsp; per estendersi alle cooperative di lavoro (per la partecipazioneenbsp; agli appalti delle opere pubbliche) e alle cooperative agricoleenbsp; (per affittare vaste estensioni di terreni).enbsp; Nel 1901 fond la Lega Contadina di Fontanelle. Iscritto al Partito Socialista dal 1902, aderisce alla correnteenbsp; riformista e, nel 1905, diventa membro della Commissioneenbsp; Esecutiva della Camera del Lavoro di Parma, assumendone poienbsp; la segreteria, dopo la scissione dei sindacalisti rivoluzionari. Instancabile animatore del cooperativismo integrale, nel 1914enbsp; eletto consigliere comunale di Roccabianca e segretario dellaenbsp; Camera del Lavoro di Fidenza.enbsp; Nell'immediato dopoguerra redattore responsabile di "Per laenbsp; Vita", organo della Camera del Lavoro confederale di Parma,enbsp; ed membro del primo Consiglio di amministrazione dellaenbsp; Federazione Nazionale delle Cooperative Agricole, con sede aenbsp; Bologna. Nel 1918 costituisce a Fontanelle la sezione della Legaenbsp; proletaria mutilati, invalidi, reduci, orfani e vedove di guerra (l'organizzazione ex combattentistica legata alleenbsp; organizzazioni operaie).enbsp; Membro del Comitato direttivo della Federterra dal giugnoenbsp; 1919, dopo l'avvento del fascismo e il progressivo dissolversienbsp; del sistema cooperativistico di Fontanelle, si trasferisce aenbsp; Milano, mantenendo relazioni con i compagni della Bassa. Nel 1926 emigra in Francia, stabilendosi a Tolosa, in un'areaenbsp; dalla forte presenza di immigrazione emiliana. Riprende ben presto l'attivita di organizzatore sindacale eenbsp; cooperativistico, animando un'importante organizzazioneenbsp; detta Unione delle Cooperative.enbsp; Fervente antifascista, diviene segretario della localeenbsp; Federazione del Lavoro. Nel 1930enbsp; dopo la riunificazione del Partito Socialistaenbsp; diventaenbsp; segretario della federazione regionale del sud-ovest.enbsp; Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, vieneenbsp; internato dalle autorita francesi in seguito a denuncia perenbsp; "sovversivismo" della delegazione fascista di Tolosa.enbsp; Rimesso quasi subito in liberta, collabora alle attivita dellaenbsp; resistenza francese.enbsp; Alla fine del conflitto viene insignito della stella dei benemeritienbsp; italiani all'estero.enbsp; Tornato in Italia nel dopoguerra, vive in modestissimeenbsp; condizioni e in disparte dall'attivita che lo ha impegnato perenbsp; tutta la vita.

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